Il tribunale delle imprese passo avanti per rilanciare l’Italia

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L’avvocato Giorgetti: “Processi più celeri restituiscono competitività alle aziende”.

Tema scottante e attuale da anni la riforma della giustizia è in realtà già in parte in atto, soprattutto sul versante – meno appariscente ma più sofferente – della giustizia civile. ”Il decreto legge sulle liberalizzazioni (D.L. 1/2012), ha istituito il Tribunale delle Imprese, nel tentativo di assicurare maggiore celerità nei processi che coinvolgono le imprese e col fine ultimo di tornare ad attrarre investimenti stranieri in Italia e favorire la crescita” spiega il Prof. Avv. Mariacarla Giorgetti, da anni attiva presso i Tribunali di Milano, Bergamo ed Ancona. “Le sezioni specializzate in materia di proprietà industriale ed intellettuale – prosegue – erano 12: Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Trieste e Venezia. La creazione delle ‘Sezioni specializzate in materia di impresa’ ad opera del D.L. n. 1 del 2012 (convertito in legge n. 27 del 2012) ha aggiunte altre 9 sedi: Trento, Perugia, Ancona, L’Aquila, Campobasso, Potenza, Catanzaro, Cagliari, nonché Brescia. In totale, le sezioni specializzate sono ventuno.
Cosa ha spinto a creare una nuova sezione specializzata dei tribunali dedicata elle imprese?
“Il tribunale delle imprese rappresenta un passo decisivo nella creazione della figura di un giudice specializzato, in grado di dare alle parti una risposta adeguata al mondo dell’impresa. Due sono i criteri ispiratori. Anzitutto la specializzazione: sono state istituite sezioni specializzate in materia di impresa cui affidare la trattazione di quelle controversie in cui, visto l’elevato tasso tecnico della materia, era più sentita l’esigenza di specializzazione. In secondo luogo l’accelerazione: da tempo si presentava la necessità di ridurre i tempi di definizione delle controversie”.
Nella sua esperienza di avvocato, questa novità cosa comporta?
“Buona parte di quanti si rivolgono al mio studio sono imprese, che a causa della crisi economica sono investite da procedure concorsuali. Presso il Tribunale di Milano la sezione dell’Impresa è costituita dai 2 gruppi di giudici che prima si occupavano rispettivamente del diritto industriale e materie connesse, ora indicata con sezione A, e del diritto societario, sezione B”.
Un giudice specializzato è anche un giudice più celere?
“Per la sezione A le cause pendenti al 31 dicembre 2012 erano 1200, per la sezione B 2112, di cui oltre metà rappresentate dalla materia bancaria. A un anno, i tempi di smaltimento dei procedimenti innanzi alle Sezioni specializzate del Tribunale di Milano e di quello di Torino, ovvero le principali, erano intorno ai 2-3 mesi per i procedimenti cautelari ed in 2-3 anni al massimo per le cause ordinarie. Dal 22 febbraio inoltre sono realtà gli 11 tribunali specializzati per le società con sede all’estero”.
Cosa comporta questo accentramento?
“Una minore dispersione dell’attività legale su più sedi con conseguenti economie di spesa”.
Vicende come Expo e Mose ripropongono il tema della giustizia e degli affari soprattutto in chiave penale,  qual è invece l’apporto concreto del tribunale delle imprese?
“La competenza delle sezioni specializzate riguarda i giudizi civili instaurati dopo il 22 febbraio 2014. Le sezioni specializzate si occupano di rapporti societari, azioni di responsabilità, rapporti riguardanti società controllate, rapporti aventi a oggetto i contratti pubblici di appalto”.
Si è visto in tutt’altro ambito che l’assegnazione di un caso giudiziario non è scontata e pacifica. Rispetto alle imprese la sezione specializzata risolve questo nodo?
“In realtà la risposta è negativa, viene infatti riconosciuto che, in base alle norme sulla competenza (art. 120 Cpi), le parti hanno una certa libertà nella scelta del foro. In ambito legale c’è la tendenza al forum shopping. In un’ordinanza del Tribunale di Roma, sezione specializzata (27.11.2006, Rassegna 2006 n. 225) si afferma che, ad esempio nel caso di concorrenza sleale commessa in più luoghi, sono alternativamente competenti tutti i giudici dei diversi luoghi in cui l’evento dannoso si verifica o dove la condotta si realizza o il danneggiato ha sede. Gli effetti del forum shopping non possono essere evitati e si ripercuotono anche nella scelta della sede legale nel caso di società di nuova costituzione, in cui ha chiaramente senso localizzare la sede legale in un luogo ove è presente un Tribunale delle Imprese”.
La crisi ha fortemente segnato le imprese: quanto può aiutare la riforma della giustizia?
“Non ci sono dubbi sul fatto che gli ultimi 7 anni saranno ricordati come uno dei periodi peggiori per il sistema economico e industriale italiano. Si è spesso voluto attribuire alla crisi finanziaria la colpa principale dell’attuale crisi delle nostre PMI, l’effetto devastante del propagarsi di questa crisi al livello internazionale è evidente ma la crisi per l’economia italiana e in particolare per il tessuto di micro e piccole imprese era già in corso. Inoltre, la gran parte delle imprese erano fragili finanziariamente a causa della cronica sottocapitalizzazione e dell’eccessivo ricorso al debito bancario e aggrappate a una scelta di controllo familiare assoluto che ha generato la frammentazione del tessuto industriale e dimensioni mediamente inferiori a quelle dei concorrenti europei e internazionali. È anche evidente come vi sia un crescente bisogno di una figura affianchi l’azienda in ogni sua mossa strategica. Dietro ogni scelta di un dirigente o di un manager, vi sono possibili fonti di contenzioso che è opportuno evitare attraverso una consulenza ‘a monte’”.

Fonte: http://www.ilpattosociale.it/news/2824/-Il-tribunale-delle-imprese-passo-avanti-per-rilanciare-l-Italia-.html

 

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